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Biografia

ANGELO CASATI

Lurago d’Erba (Co) 1915- Inverigo (Co) 1998

 

Angelo Casati nasce a Lurago d’Erba, in provincia di Como, nel 1915.

Frequenta le scuole professionali, ove ha come insegnante il pittore Manlio Rho. A quattordici anni lascia la famiglia e frequenta un corso di scultura a Pietrasanta, in provincia di Lucca, presso la Scuola d’Arte Stagio Stagi, lavorando contemporaneamente in un laboratorio di scultura in marmo.

Si iscrive poi all’Accademia di Belle Arti a Carrara, ove ha come maestro Arturo Dazzi. Si diploma nel 1936 e nel 1953 consegue a Firenze il diploma di abilitazione all’insegnamento di materie artistiche.

Nel 1956, superato l’esame di Stato a Roma, ottiene l’abilitazione all’insegnamento di disegno e storia dell’arte negli istituti superiori.

L’impegno didattico inizia nel 1945 con la cattedra nelle scuole professionali e medie, proseguendo dal 1969 al 1974, con l’insegnamento al liceo artistico di Brera a Milano e successsivamente con cattedra di modellato al liceo artistico Bernardino Luini di Cantu’.

Fondatore e direttore di scuole professionali locali, svolge intensa attività finalizzata alla formazione culturale e tecnico-professionale dei giovani del territorio.

L’attività artistica decorre dal 1936, al suo rientro in Brianza, con una esposizione a Inverigo e prosegue costantemente sino all’ultimo periodo.

Nel 1940 aderisce al gruppo La Rotonda ed espone con Cesare Andreoni, Carmelo Cappello, Mario Castellani, Trento Longaretti, Walter Pozzi, Franco Rognoni e altri artisti.

Il corriculum espositivo evidenzia un cospiquo calendario di partecipazioni a rassegne di carattere collettivo e nazionale, tra cui spiccano la Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma nel 1951 e le mostre della Pemanente a Milano; limitate invece le personali, che si tengono a Erba nel 1937, a Milano alla Galleria Borgonuovo 15 nel 1942, ancora a Milano, alla Rotonda dei Pellegrini, nel 1956, alla Galleria La Filanda di Verano Brianza nel 1977, alla Galleria del Club Artisti Madernesi di Maderno nel 1978.

La rarefazione di esposizioni personali e’ dovuta alla riservatezza del carattere e dell’attività. Dagli anni della Resistenza, cui partecipa attivamente con grande rischio personale e dei familiari, deriva l’appartato silenzio di studio e lavoro, tradotto nell’impegno didattico e nella dialettica del monumento pubblico, sia in ambito civico, sia in arte sacra.

Si dedica alla scultura in terracotta, in bronzo e in pietra, lavorando direttamente, frequentemente sul luogo, recandosi personalmente nelle cave per la visione e la selezione dei blocchi.

Nel 1959 ottiene l’incarico per la realizzazione del monumento a don Carlo Gnocchi e alla sua opera, condotto a termine nel 1965 e collocato a Inverigo, presso la Rotonda di Cagnola.

Nel 1966 scolpisce il Monumento ai Caduti di tutte le guerre in opera nel cimitero di Mariano Comense e, nel 1984-1986, il Monumento ai caduti in guerra per il centro civico di Arosio.

Esegue opere d’arte sacra per cappelle cimiteriali private e chiese, culminando il percorso con la realizzazione dell’altare della cappella cimiteriale di Lurago d’Erba nel 1989 e del complesso dell’altare maggiore della chiesa prepositurale di Lurago d’Erba nel 1993.

E’ autore di numerosi ritratti, anche ospitati in sede pubblica. Si dedica alla ceramica e compie un ampio excursus nel manufatto artistico realizzando opere di utilizzo comune e quotidiano. Attivo nell’arte incisoria, studia e soggiorna ripetutamente a Urbino per approfondire le tecniche e stampare direttamente, sui torchi classici, le proprie pagine di grafica.

Una intensa bibliografia accompagna la sua attività.

Muore a Inverigo nel 1998.

 

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